MIMIT. Piano Transizione 5.0. Credito d’imposta in sostegno a investimenti green e digitali delle imprese. Anno 2024
- marketing8127
- 18 feb
- Tempo di lettura: 3 min

Nazionale
Il Piano Transizione 5.0 , in complementarietà con il Piano Transizione 4.0, si inserisce nell’ambito della più ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese.
Obiettivo del Bando Piano Transizione 5.0 è sostenere, mediante un regime di credito d’Imposta, la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili.
N.B: La Legge di Bilancio 2025 ha esteso le possibilità di cumulo dell'agevolazione, consentendo la cumulabilità con il credito d'imposta ZES e rimuovendo il vincolo di cumulabilità con le sole misure basate su risorse nazionali. È stata pertanto introdotta la possibilità di cumulo con tutte le agevolazioni, incluse quelle finanziate con fondi europei, a condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.
Il credito d’imposta può essere riconosciuto, in alternativa alle imprese, alle società di servizi energetici (ESCo) certificate da organismo accreditato per i progetti di innovazione effettuati presso l’azienda cliente.
Tipologia di interventi ammissibili
Il credito d'imposta finanziato dal bando è proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati nel biennio 2024-2025.
Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell'unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall'investimento).
Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, inclusi software e i sistemi per il monitoraggio energetico e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all'acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.
Il bonus è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 con possibilità di completare gli oneri documentali entro il 28 febbraio 2026.
N.B: Con la Legge di Bilancio 2025 sono state introdotte due rilevanti semplificazioni procedurali:
per la sostituzione di macchinari che hanno terminato da oltre 24 mesi il periodo di ammortamento, è stata prevista l'esenzione dal calcolo del risparmio energetico conseguito, con applicazione dei parametri previsti per il primo scaglione di riduzione dei consumi energetici, ferma restando la possibilità di dimostrare una contribuzione al risparmio energetico superiore;
per i beni 4.0 acquisiti tramite contratto EPC (Energy Performance Contract) con una ESCo, è stato stabilito il riconoscimento automatico dell'efficientamento energetico previsto con applicazione dei parametri previsti per il primo scaglione di riduzione dei consumi energetici.
Entità e forma dell'agevolazione
La dotazione finanziaria disponibile ammonta a risorse pari a 6,3 miliardi di euro.
L'agevolazione è caratterizzata da un credito d'imposta automatico così definito:
Quota di investimento | Riduzione dei consumi energetici | ||
| Struttura produttiva dal 3% al 6% Processo di investimento dal 5% al 10% | Struttura produttiva dal 6% al 10% Processo di investimento dal 10% al 15% | Struttura produttiva maggiore del 10% Processo di investimento maggiore del 15% |
Fino a 10 milioni | 35% | 40% | 45% |
Da 10 a 50 milioni | 5% | 10% | 15% |
N.B: La Legge di Bilancio 2025 modificato gli scaglioni di investimento, unificando le prime due fasce (fino a 2,5 milioni e da 2,5 a 10 milioni di euro) in un unico scaglione che comprende gli investimenti fino a 10 milioni di euro, al quale si applicano le aliquote del 35%, 40% e 45% precedentemente previste per la sola prima fascia.
Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto.
Il credito d’imposta non è cumulabile con i crediti previsti dal Piano Transizione 4.0.
Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate, entro la data del 31/12/2025, decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte di GSE. L’ eventuale credito non ancora utilizzato alla data del 31/12/2025 è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.
Data attivazione
07/08/2024
Scadenza
Domande dal 7 agosto 2024 ore 12:00 e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.
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