L'estate 2024 è stata segnata da un malcontento crescente in molte città europee, con i residenti esasperati dall'invasione turistica che sembra non conoscere tregua. Infradito e monopattini sono i simboli di un fenomeno che sta travolgendo i centri storici e le spiagge più iconiche, con proteste sempre più frequenti che riecheggiano dalle strade di Barcellona fino alle isole del Mediterraneo.
La pandemia di Covid-19 aveva temporaneamente messo un freno al turismo di massa, ma il 2023 ha segnato un ritorno in grande stile del settore. Amsterdam, in particolare, si trova ora al centro della crisi dell'overtourism, con un rapporto tra il numero di notti turistiche e la popolazione residente che raggiunge il 20,2: un record tra le principali destinazioni urbane europee. La città olandese ha registrato 24 milioni di notti nel 2023, superando metropoli come Madrid e Barcellona, nonostante il suo milione di abitanti.
Le autorità di Amsterdam sono state tra le prime a riconoscere il problema, adottando misure severe per contenere l'afflusso turistico. Tra queste, il divieto di attracco per le navi da crociera nel centro città, la limitazione alla costruzione di nuovi hotel e regolamentazioni stringenti sugli affitti brevi. Queste politiche hanno portato a una significativa riduzione delle locazioni turistiche disponibili (-53% rispetto al 2019), ma il fascino della città rimane irresistibile, alimentato dalla sua fama di meta dove "tutto è possibile".
Il problema dell'overtourism non è esclusivo di Amsterdam. Anche Roma, che si prepara al Giubileo del 2025, sta affrontando una crescente pressione turistica. Con un indice di concentrazione di 6,8, la capitale italiana è quarta tra le otto grandi destinazioni europee, con oltre 21mila presenze giornaliere per chilometro quadrato nel suo centro storico. L'impatto del turismo di massa è evidente anche a Londra e Berlino, dove le restrizioni sugli affitti brevi hanno portato a una riduzione significativa delle notti prenotate.
Mentre alcune città cercano di gestire l'overtourism attraverso regolamentazioni più rigide, altre, come Barcellona, hanno annunciato misure drastiche come la cancellazione delle licenze per affitti brevi, ma solo a partire dal 2028. Tuttavia, la questione rimane aperta: la domanda di viaggi rallenterà abbastanza da permettere a queste città di recuperare un equilibrio sostenibile? Il turismo, pur essendo un motore economico essenziale, sta mettendo a dura prova la vivibilità delle città europee, lasciando molti a chiedersi se esista davvero una soluzione duratura a questa crisi.