Nella settimana di Trump, a sorpresa, torna Ethereum
Le Borse asiatiche, in particolare quelle di Cina e Hong Kong, hanno iniziato la settimana con segnali positivi in attesa di eventi chiave che potrebbero influenzare l'andamento globale dei mercati. L'indice Shanghai Composite ha registrato un incremento dello 0,53%, mentre l'indice CSI300 è salito dello 0,72%. A Hong Kong, il listino Hang Seng ha segnato un rialzo dello 0,11%. Le azioni della casa automobilistica BYD hanno visto una crescita del 4,4%, trascinando al rialzo l'intero settore, mentre il settore immobiliare ha subito un calo dell'1,5% a causa di prese di profitto.
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che vedono contrapporsi la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump, sono al centro dell'attenzione degli investitori. Entrambi i candidati hanno assunto posizioni decise nei confronti della Cina, e l'esito delle elezioni potrebbe influenzare significativamente i rapporti commerciali tra le due potenze. Trump ha già promesso un aumento dei dazi, una mossa che potrebbe rinnovare le tensioni economiche globali.
Parallelamente, il dollaro ha perso terreno, riflettendo l'incertezza della corsa presidenziale, mentre lo yuan cinese si è rafforzato dello 0,52%. Gli investitori attendono anche la riunione del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo cinese (NPC), durante la quale si discuteranno importanti piani di spesa e rifinanziamento del debito per sostenere la crescita economica del Paese.
Negli Stati Uniti, l'indice della volatilità (Vix), noto anche come "indice della paura", è rimasto sopra i 20 punti, ben al di sopra della media storica di 12-13 punti, in linea con i trend tipici dei periodi elettorali. La storia recente mostra che, in assenza di gravi crisi economiche, l'indice tende a scendere dopo le elezioni, quando la stabilità politica viene ristabilita.
La Federal Reserve è attesa per un annuncio sul possibile taglio dei tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, una mossa che potrebbe sostenere ulteriormente i mercati azionari. Nel frattempo, Wall Street ha reagito con un rialzo alle elezioni, con l'indice S&P 500 e il Nasdaq in crescita, spinti dalla prospettiva di una stabilizzazione politica. Anche il Bitcoin ha segnato un aumento, superando i 70.000 dollari.
Tuttavia, le Borse europee restano più vulnerabili. La vittoria di Trump potrebbe portare nuovi dazi e un ritorno dell'inflazione, minacciando l'economia del Vecchio continente. Anche le questioni geopolitiche, come il conflitto in Ucraina, potrebbero pesare sulla stabilità dei mercati. Con Trump alla Casa Bianca, l'incertezza su questi fronti rimane alta, e gli investitori europei potrebbero dover affrontare sfide maggiori rispetto ai loro colleghi americani.
In conclusione, la settimana si presenta carica di eventi cruciali per i mercati globali. La combinazione di elezioni presidenziali, decisioni della Fed e tensioni geopolitiche pone le Borse in una situazione di attesa e volatilità, con potenziali impatti significativi per l'economia globale.