Contrasti globali: tra recuperi e crolli, le borse internazionali riflettono l'incertezza economica
La settimana appena trascorsa ha offerto uno spaccato significativo sulle borse internazionali, evidenziando forti contrasti tra i diversi settori economici e le aree geografiche. Da un lato, Wall Street ha mostrato segnali di stabilizzazione nonostante un pesante calo per i titoli tecnologici, mentre dall'altro i mercati europei sono stati sostenuti da settori più tradizionali come finanziari e immobiliari.
In particolare, il crollo dell'indice manifatturiero ISM negli Stati Uniti ha gettato un’ombra sui mercati, portando a una correzione significativa delle azioni tech. Nvidia, uno dei protagonisti della bolla AI, ha perso oltre il 10% in una sola seduta. Nonostante questo, Wall Street è riuscita a mantenere un certo equilibrio grazie alle aspettative di nuovi tagli ai tassi da parte della Federal Reserve. Il calo dell'inflazione e la prospettiva di una politica monetaria più accomodante hanno rassicurato gli investitori, favorendo un recupero del settore value, come evidenziato dall'S&P 500 Value Index, che ha registrato un +79% negli ultimi tre mesi.
Il panorama europeo ha beneficiato della stabilità dei settori tradizionali, con il comparto finanziario in prima linea. Lo Stoxx Europe 600 ha visto una crescita sostenuta soprattutto da banche e media, con una performance del 28% annua per quest'ultimo. L’industria tech, meno predominante in Europa, ha invece sofferto meno rispetto agli USA, lasciando spazio ai settori consolidati per sostenere gli indici.
In Asia, la settimana è stata caratterizzata da forti cali, con la Borsa di Shanghai scesa sotto i 2.800 punti per la prima volta da febbraio, e Shenzhen e Hong Kong in territorio negativo. Le preoccupazioni per la crescita economica cinese continuano a pesare, e l’obiettivo di crescita del 5% del PIL sembra sempre più irraggiungibile, creando ulteriori difficoltà per i settori dipendenti dal mercato cinese, come il lusso.
Nonostante i venti contrari in Asia e le correzioni nel settore tecnologico, i mercati globali sembrano destinati a mantenere una tendenza positiva verso la fine dell’anno. Le prospettive di ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed e il recupero di settori value potrebbero sostenere una crescita stabile, offrendo opportunità agli investitori più cauti. In Europa, la sottovalutazione degli indici, come il FTSE MIB, che attualmente presenta un P/E di 8,8 contro il 23,9 dell'S&P 500, potrebbe rendere il mercato europeo un'opzione attraente per chi cerca asset a prezzi vantaggiosi.
I dati chiave da monitorare per la prossima settimana saranno quelli sul mercato del lavoro USA e l'evoluzione della politica monetaria in Cina, elementi determinanti per il prossimo passo dei mercati.
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